13/10/2013 – Cividale e Cormons

DOMENICA 13 OTTOBRE
LA PRO LOCO SAONARA NEL FRIULI ORIENTALE:

GITA ALLA SCOPERTA DELLA STORIA E DEL GUSTO

 

La stagione autunnale ha riservato alla nostra associazione una splendida giornata di sole per immergerci nella storia e nella gastronomia del Friuli Orientale alla scoperta di due gioielli unici al mondo: Palmanova (la città fortezza) e Cividale (testimonianza importante della presenza dei Longobardi in Italia).
La prima sosta è stata a Palmanova con l’entrata dalla monumentale Porta Aquileia e l’arrivo nella Piazza Grande, simbolo di Palmanova, dalla perfetta forma geometrica esagonale, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città vecchia e nuova: il Duomo (dedicato al culto di Santa Giustina), il Palazzo del Provveditore con annessa Loggia della Gran Guardia (che ancora oggi conserva le originali inferriate che chiudevano le porte di accesso alla città), il Palazzo del Monte di Pietà, il Palazzo del Governatore dell’armi. Senza contare che si accede alla città solo dalle tre imponenti Porte monumentali che, una volta chiuse, rendevano completamente invisibile la città dall’esterno e inaccessibile.
Palmanova la città fondata il 7 ottobre 1593 è nata per essere una fortezza militare nella parte più ad est dei possedimenti della Serenissima Repubblica di Venezia, a difesa dalle invasioni dei Turchi. La funzione che ne ha dato origine ha fatto si che la forma (di stella a nove punte) e la struttura interna (composta da tre borghi, tre contrade) la rendano unica nel suo genere tanto da meritarsi, recentemente, la candidatura ad essere annoverata tra i beni Patrimonio dell’Umanità dal Comitato dell’Unesco.
Per vedere la storia “da dentro” abbiamo visitato il museo delle armi predisposto nel dongione (la parte alta) di porta Cividale. Uno spaccato di com’era la città nel 1600 e come sia stata modificata nei secoli (l’ultima cerchia di difesa è quella dell’inizio del 1800 a cura di Napoleone), dei progetti degli architetti che hanno operato, delle armi e dei costumi delle epoche passate che ancora oggi prendono vita durante i tre giorni della Rievocazione Storica.
Lasciata Palmanova la gita è proseguita verso Cividale uno scrigno romano-medievale che vanta tra i suoi tesori il Monastero di S. Maria in Valle ed il Tempietto Longobardo che dal 2011 hanno ricevuto il titolo di Patrimonio dell’Umanità (nell’ambito dei siti longobardi in Italia). Il fascino ed il mistero di accedere attraverso il Ponte del Diavolo che attraversa arditamente il fiume Natisone, la bellezza dei tesori del Duomo (marmi, arredi ed oreficerie di grande raffinatezza), il piacere di passeggiare attraverso le vie dall’impronta medievale arricchite dalle bancarelle del mercato, e ovviamente l’incontro con la cultura longobarda in tutte le sue sfaccettature (l’ara di Ratchis, il battistero del Patriarca Callisto, gli affreschi e gli stucchi del Tempietto, i codici miniati, lo spadone del Patriarca Marquardo e molto altro). Il pranzo sempre a Cividale è stata l’occasione per conoscere alcune delle specialità di questa parte del Friuli: il frico, il muset, la polenta grezza, gli strucchi e la gubana.
Prima di riprendere la strada di casa l’ultima sosta è stata ad una azienda vitivinicola che ha origine dal 1648 in Cormos, nella zona di produzione di vini DOC del Collio. La visita alla cantina nelle fasi di produzione del vino e l’accesso alla barricaia, si sono concluse con la degustazione dei vini Spumanti, del Refosco dal peduncolo rosso, del Friularo, dello Schioppettino e della Ribolla gialla.
Un ringraziamento a tutti i soci e simpatizzanti che hanno condiviso con noi questa bellissima giornata.

 

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